Circolare dello Studio.
Con il Decreto Rilancio, prevederà una tutela anche nei confronti dei lavoratori domestici, ovvero, per i mesi di aprile e maggio sarà erogata un’indennità pari a di 500 euro per ciascun mese.
Per poter richiedere il bonus, è necessario che i lavoratori domestici abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali. Inoltre l’indennità, è riconosciuta a condizione che i lavoratori domestici non siano conviventi col datore di lavoro.
L’indennità in commento non è cumulabile con l’indennità di 600 euro prevista dagli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto Cura Italia e non potranno beneficiarne i percettori del reddito di emergenza ovvero ai percettori del reddito di cittadinanza, nel caso in cui l’ammontare del beneficio in godimento risulti pari o superiore all’ammontare delle indennità medesime.
In particolare, ai lavoratori appartenenti a nuclei familiari già percettori del reddito di cittadinanza, per i quali l’ammontare del beneficio in godimento risulti inferiore a quello per i lavoratori domestici, in luogo del versamento dell’indennità verrà integrato l’importo del reddito di cittadinanza fino all’ammontare della stessa indennità dovuto in ciascuna mensilità.
Infine il bonus domestici, non spetta ai titolari di pensione (ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità) e ai titolari di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico.
Per saperne di più, contattare lo STUDIO CHIMENTO.