Circolare dello Studio.
L’esonero contributivo per le lavoratrici madri lavoratrici dipendenti diventa strutturale e viene esteso alle lavoratrici autonome.
A prevederlo è la Legge di Bilancio 2025, che modifica la disciplina dell’esonero introdotto, in via sperimentale, dalla legge di Bilancio 2024. Si ricorda, infatti, che l’articolo 1, commi 180 e 181, della legge n. 213/2023 (legge di Bilancio 2024), era così strutturato: per i periodi paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, se trattasi di lavoratrici con 3 o più figli fino al compimento del 18°anno di età del figlio più piccolo; per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, se trattasi di lavoratrici con 2 o più figli fino al compimento del 10°anno di età del figlio più piccolo.
COSA CAMBIA RISPETTO AL 2024?
Ebbene, nel 2024 era previsto, in favore delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, un esonero contributivo totale sulla quota a proprio carico. Contrariamente decorrere dall’anno 2025 è riconosciuto un parziale esonero contributivo (non più, dunque, totale) della quota dei contributi previdenziali IVS, per le lavoratrici dipendenti, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario. Per potervi accedere, le suddette lavoratrici devono essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.
A decorrere dall’anno 2027, poi, se le medesime lavoratrici saranno madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetterà fino al mese del compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo.
Inoltre, per gli anni 2025 e 2026 l’esonero di cui al presente comma non spetta alle lavoratrici beneficiarie di quanto disposto dall’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre2023, n. 213”.
In pratica si tratta delle lavoratrici madri con 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (ad esclusione dei rapportidi lavoro domestico), per le quali è in vigore l’esonero contributivo totale delle quota a loro carico per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31dicembre 2026, fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
Si fa presente, infine, che l’esonero contributivo parziale previsto dalla Manovra 2025 spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua (salvo per le lavoratrici autonome, per cui si prevede uno specifico strumento di valutazione).